Riserva Naturale Monti Navegna e Cervia

Un angolo di Lazio appartato

I boschi, i corsi d’acqua e le gole, le praterie sommitali dei massicci montuosi costituiscono i principali valori naturali e paesaggistici di questo settore dei Monti Carseolani, tutelato dalla “Riserva Naturale dei Monti Navegna e Cervia”. La Riserva si estende per 3.563 ettari all’interno dei bacini idrografici dei fiumi Salto e Turano, interessando il territorio di 9 comuni della Provincia di Rieti. Si tratta di un territorio ancora oggi poco antropizzato, caratterizzato da una geomorfologia accidentata che da sempre ne ha fatto “terra di confine”. I numerosi sentieri della Riserva consentono la scoperta di paesaggi diversi, passando dai laghi alle zone collinari, fino ad apprezzare scenari tipici degli ambienti montani. Gran parte della biodiversità faunistica del Lazio è rappresentata in quest’area naturale, in virtù delle differenti tipologie ambientali presenti.

Programma indicativo

OPZIONE 1: VALLECUPOLA E VETTA NAVEGNA

Partendo dall’abbeveratoio di Fonte Raina poco distante dalla frazione di Vallecupola, affrontiamo subito la salita che ci porta all’interno di una fascinosa faggeta. Il percorso prosegue snodandosi sul fianco meridionale del Monte Navegna aprendo quinte e panorami suggestivi sul lago del Turano. Man mano che si sale il bosco lascia spazio a praterie sommitali dove l’uomo ha disboscato nei secoli per lasciare spazio al pascolo degli ovini e degli equini. Una volta arrivati in vetta (1507m) la vista sarà ampia su tutto il territorio, avremo ai nostri piedi il lago del Turano e il lago del Salto e c’è chi sostiene che nelle giornate particolarmente serene e senza foschia addirittura sia possibile vedere il Cupolone (la cupola di S. Pietro in Roma).

OPZIONE 2: PAGANICO E LE GOLE DELL’OBITO

Partendo dal delizioso borgo di Paganico Sabino ci addentriamo nella suggestiva gola dell’Obito scavata nel corso dei millenni dal torrente che dà il nome alla gola. Sopra le nostre teste torreggiano le fiancate del Monte Filone e del Monte Cervia con caratteristiche geologiche diverse e per questo con una flora leggermente diversa. Cammineremo proprio sotto il nido dell’aquila reale che è il simbolo della Riserva dei Monti Cervia e Navegna e che dagli anni 80 ha contribuito al ripopolamento di questa specie nel Lazio. La presenza del corso d’acqua, che oggi è fonte di refrigerio e vibrazioni positive, per secoli ha rappresentato l’energia motrice di un bel mulino visitabile situato proprio sotto Paganico Sabino. Sono obbligatorie le scarpe da trekking, consigliati bastoncini e un cambio di calze.

OPZIONE 3: DA COLLALTO SABINO A SAN GIOVANNI IN FISTOLA

Da Collalto Sabino, dopo aver salutato il castello e il borgo, ci si avvia per un sentiero di antico pellegrinaggio verso il Monte S. Giovanni dove sorge l’omonima chiesa, si attraversano boschi di castagni e faggi, luoghi dove la presenza umana ha da sempre convissuto con la natura. Dalla vetta del monte si gode una splendida vista sulla piana del Cavaliere, sulla Valle del Turano, sulle montagne circostanti, il luogo ha un forte richiamo spirituale, infatti la chiesa di S. Giovanni in Fistola sorge su un monastero che a sua volta sorge su un tempio di età repubblicana. Quante storie da raccontare!

Tematiche

A TUTTA NATURA – ci dedichiamo a escursioni alternate ad attività di laboratorio e di educazione e interpretazione ambientale. Parte integrante delle attività sono il riconoscimento della flora e della fauna selvatica.

da 12,00€

Quota di partecipazione base a persona, per uscita didattica di un giorno (come da programma) su base gruppo classe di 20 studenti, trasporto non incluso.

La quota di partecipazione varia in funzione del numero di partecipanti e delle possibilità di viaggio scelte.

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Riserva Naturale Monti Navegna e Cervia

Un angolo di Lazio appartato

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